Questi ragni vengono chiamati comunemente ragni dei fiori, perché il loro ambiente naturale è proprio quello: abitano sotto le corolle dei fiori, nei prati e nei giardini di tutto il mondo.
I ragni granchio più comuni nella nostra Valle sono i Misumena Vatia, specie del genere delle Misumenae, appartenenti alla famiglia dei Thomisidae.
Questi ragni hanno la particolarità di assomigliare a dei piccoli granchi. Come un granchio hanno la forma del corpo appiattita e spesso spigolosa e posseggono le due paia anteriori di zampe allargate verso l’esterno, quasi a farle sembrare delle chele. Sono inoltre in grado di spostarsi di lato e anche all’indietro.
I ragni-granchio sono piuttosto piccoli (le misure variano da 4 a 14 mm). Il loro addome è spesso troncato all’estremità e il carapace tondeggiante. Le prime due paia di arti servono per la caccia e sono forti, più grandi e spinose, mentre le altre due paia sono più piccole e prettamente legate alla deambulazione. Hanno una vista eccellente, che copre un campo visivo di 360°, grazie a due grandi occhi davanti e altri sei più piccoli ai lati, posti su due file.
La loro caratteristica più straordinaria è quella di sapersi mimetizzare ai fiori sui quali cacciano.
Questi ragni non costruiscono ragnatele per intrappolare la preda, ma sono cacciatori e tendono agguati. È tipico di questa specie appostarsi sulle foglie, nei fiori o sotto di essi e all’avvicinarsi di un insetto, scattare, afferrarlo con le zampe e immobilizzarlo con un morso velenoso. Questo tipo di attacco risulta estremamente efficiente. Ben poche prede riescono a divincolarsi e fuggire quando le zampe anteriori si chiudono sul collo e sull’attaccatura delle ali del malcapitato insetto. Riescono ad attaccare ed uccidere api e insetti molto più grandi di loro e se ne nutrono.
I ragni granchio non sono nocivi per l’essere umano.
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